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| ... | === 1 === Da sapri a viggianello. caldo ma c'era una bella aria, siamo saliti da sapri. Il farmacista all'angolo ride a delle battute che boh. Li' vicino c'e' il bar la calcarara (o qualcosa del genere) il bar e' bello, lui non ha voglia di vivere) Vediamo un impianto a biomassa. Dopo di esso passiamo accanto ad un fiume, scendiamo giu' per rinfrescarci, ma decidiamo di non farci il bagno perche' vediamo molti camion e temiamo per la pulizia dell'acqua. Passiamo davanti allo stabilimento dell'acqua della sanbenedetto, li troviamo con bandiere sindacali: scopriremo poi che erano in sciopero. Viggianello se la tira come se fosse il posto piu' bello del mondo: non lo è. Una signora ci attacca una pezza con un altissimo rapporto di parole sue su parole nostre. I suoi figli sono dei miti, ma non se li ricorda bene proprio tutti. In paese c'e' una fontanella da cui l'acqua esce molto calda. Prima del paese saremmo potuti andare al lago, ma non avevamo voglia di fare sta deviazione === 2 === Da viggianello saliamo e saliamo. a Torno il simpatico barista ci racconta dello sciopero all'impianto dell'acqua per ottenere dei soldi previsti dal contratto ma mai ricevuti. Passiamo il bivio per colle dell'impiso, andiamo avanti per san severino. Ad una curva c'e' un bar che e' casa di due tizi. Ci si mettono in due per farci un cappuccino, ottenendo una cosa indistinta. San Severino è carina. Un signore capisce il nostro stato civile dall'assenza di fede. Ci racconta degli aneddoti non del tutto comprensibili sulla sua vita di camionista. Andiamo al suo forno preferito a comprare il pane, poi ce ne andiamo a Bosco Magnano. Posto bellissimo, fresco, acqua, ci facciamo il bagno mentre due tizi con il solo ausilio di chitarra e voce si impegnano a rendere tutto una noia mortale. Da li' torniamo a san severino, compriamo la frutta da un fruttivendolo... particolare. Ce ne andiamo ora per Mezzana Frido, paesino a due passi dalle sorgenti del frido, freddissime, sarebbe forse stata una ottima sosta bagno ma ormai e' molto tardi e dormiamo nei paraggi. === 3 === Ci svegliamo presto per salire con il fresco. Andiamo bene in salita, alle 10.30 circa siamo all'altopiano di Visitone, bellissimo. C'e' una fonte. Il bar "la baita" e' chiuso. Stiamo li' per un po' e proseguiamo. La salita di colle dell'impiso e' ancora piu' tosta, alcuni pezzi li dobbiamo fare a spinta. Mangiamo dei lamponi (raccolti da Ba mentre Bo era troppo accaldato per muovere un dito) Ad un altro altopiano troviamo un chioschetto in cui farci un caffe' un dolce e un panino. Del resto era ben segnalato che c'era e che era aperto. === 4 === |
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Da sapri a viggianello.
caldo ma c'era una bella aria, siamo saliti da sapri. Il farmacista all'angolo ride a delle battute che boh. Li' vicino c'e' il bar la calcarara (o qualcosa del genere) il bar e' bello, lui non ha voglia di vivere)
Vediamo un impianto a biomassa. Dopo di esso passiamo accanto ad un fiume, scendiamo giu' per rinfrescarci, ma decidiamo di non farci il bagno perche' vediamo molti camion e temiamo per la pulizia dell'acqua.
Passiamo davanti allo stabilimento dell'acqua della sanbenedetto, li troviamo con bandiere sindacali: scopriremo poi che erano in sciopero.
Viggianello se la tira come se fosse il posto piu' bello del mondo: non lo è. Una signora ci attacca una pezza con un altissimo rapporto di parole sue su parole nostre. I suoi figli sono dei miti, ma non se li ricorda bene proprio tutti.
In paese c'e' una fontanella da cui l'acqua esce molto calda. Prima del paese saremmo potuti andare al lago, ma non avevamo voglia di fare sta deviazione
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Da viggianello saliamo e saliamo. a Torno il simpatico barista ci racconta dello sciopero all'impianto dell'acqua per ottenere dei soldi previsti dal contratto ma mai ricevuti.
Passiamo il bivio per colle dell'impiso, andiamo avanti per san severino. Ad una curva c'e' un bar che e' casa di due tizi. Ci si mettono in due per farci un cappuccino, ottenendo una cosa indistinta.
San Severino è carina. Un signore capisce il nostro stato civile dall'assenza di fede. Ci racconta degli aneddoti non del tutto comprensibili sulla sua vita di camionista. Andiamo al suo forno preferito a comprare il pane, poi ce ne andiamo a Bosco Magnano. Posto bellissimo, fresco, acqua, ci facciamo il bagno mentre due tizi con il solo ausilio di chitarra e voce si impegnano a rendere tutto una noia mortale.
Da li' torniamo a san severino, compriamo la frutta da un fruttivendolo... particolare. Ce ne andiamo ora per Mezzana Frido, paesino a due passi dalle sorgenti del frido, freddissime, sarebbe forse stata una ottima sosta bagno ma ormai e' molto tardi e dormiamo nei paraggi.
3
Ci svegliamo presto per salire con il fresco. Andiamo bene in salita, alle 10.30 circa siamo all'altopiano di Visitone, bellissimo. C'e' una fonte. Il bar "la baita" e' chiuso. Stiamo li' per un po' e proseguiamo. La salita di colle dell'impiso e' ancora piu' tosta, alcuni pezzi li dobbiamo fare a spinta. Mangiamo dei lamponi (raccolti da Ba mentre Bo era troppo accaldato per muovere un dito)
Ad un altro altopiano troviamo un chioschetto in cui farci un caffe' un dolce e un panino. Del resto era ben segnalato che c'era e che era aperto.