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| Vediamo un impianto a biomassa. Dopo di esso passiamo accanto ad un fiume, scendiamo giu' per rinfrescarci, ma decidiamo di non farci il bagno perche' vediamo molti camion e temiamo per la pulizia dell'acqua. | Vediamo un impianto a biomassa. Dopo di esso passiamo accanto ad un fiume, scendiamo giu' per rinfrescarci, ma decidiamo di non farci il bagno perche' vediamo molti camion e temiamo per la pulizia dell'acqua. Il giorno dopo ci dicono che in passato e' stato inquinato ma ora e' ok. |
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Contents
racconto
cose che non mi ricordo:
- quand'e' che siamo andati per la ciclovia lagonegro-rotonda?
- e il lago sinizzo alla fine come era?
- dov'e' che abbiamo ricomprato l'alcol? era la stessa tappa del bar in cui non aspettiamo i 13 minuti per avere un cornetto meglio di quelli gia' sfornati, in cui il bagno non chiudeva, in cui fuori dal bar dei tipi non molto simpatici ci hanno attaccato una pezza. il peggiore di loro diceva che laino era il top e tutto il resto una merda, e che sul pollino c'era il condor.
da sapri
per lagonegro e' caldo ma c'era una bella aria, siamo saliti da sapri. Il farmacista all'angolo (che ci vende la crema corpo) ride a delle battute che boh. Li' vicino c'e' il bar la calcarara (o qualcosa del genere) il bar e' bello, lui non ha voglia di vivere). dopo, serve fare un tratto della "strada piu' frequentata della basilicata". Onestamente, non ci passa nessuno.
A lagonegro compriamo la carne dal macellaio, un po' di frutta, andiamo avanti. Cerchiamo di prendere la ciclovia, ma e' segnalata malissimo. Per fortuna ad un certo punto ci aiutano. La ciclovia non e' che sia sta gran svolta: passa vicino alla strada, che comunque non e' trafficata, e almeno ha il fondo buono. Pero' passare nelle gallerie ferroviarie e' davvero bello (e fresco)!
al lago sirino ci fermiamo
dal parco del lago sirino
passando in un paesino (XXX: quale?) si buca con una spina d'acacia. durante la sosta ci offrono acqua e aiuto.
Vediamo un impianto a biomassa. Dopo di esso passiamo accanto ad un fiume, scendiamo giu' per rinfrescarci, ma decidiamo di non farci il bagno perche' vediamo molti camion e temiamo per la pulizia dell'acqua. Il giorno dopo ci dicono che in passato e' stato inquinato ma ora e' ok.
Passiamo davanti allo stabilimento dell'acqua della sanbenedetto, li troviamo con bandiere sindacali: scopriremo poi che erano in sciopero.
Viggianello se la tira come se fosse il posto piu' bello del mondo: non lo è. Una signora ci attacca una pezza con un altissimo rapporto di parole sue su parole nostre. I suoi figli sono dei miti, ma non se li ricorda bene proprio tutti.
In paese c'e' una fontanella da cui l'acqua esce molto calda. Prima del paese saremmo potuti andare al lago, ma non avevamo voglia di fare sta deviazione
da viggianello
Da viggianello saliamo e saliamo. a Torno il simpatico barista ci racconta dello sciopero all'impianto dell'acqua per ottenere dei soldi previsti dal contratto ma mai ricevuti.
Passiamo il bivio per colle dell'impiso, andiamo avanti per san severino. Ad una curva c'e' un bar che e' casa di due tizi. Ci si mettono in due per farci un cappuccino, ottenendo una cosa indistinta.
San Severino è carina. Un signore capisce il nostro stato civile dall'assenza di fede. Ci racconta degli aneddoti non del tutto comprensibili sulla sua vita di camionista. Andiamo al suo forno preferito a comprare il pane, poi ce ne andiamo a Bosco Magnano. Posto bellissimo, fresco, acqua, ci facciamo il bagno mentre due tizi con il solo ausilio di chitarra e voce si impegnano a rendere tutto una noia mortale.
Da li' torniamo a san severino, compriamo la frutta da un fruttivendolo... particolare. Ce ne andiamo ora per Mezzana Frido, paesino a due passi dalle sorgenti del frido, freddissime, sarebbe forse stata una ottima sosta bagno ma ormai e' molto tardi e dormiamo nei paraggi.
da Mezzana Frido
Ci svegliamo presto per salire con il fresco. Andiamo bene in salita, alle 10.30 circa siamo all'altopiano di Visitone, bellissimo. C'e' una fonte. Il bar "la baita" e' chiuso. Stiamo li' per un po' e proseguiamo. La salita di colle dell'impiso e' ancora piu' tosta, alcuni pezzi li dobbiamo fare a spinta. Mangiamo dei lamponi (raccolti da Ba mentre Bo era troppo accaldato per muovere un dito)
Ad un altro altopiano troviamo un chioschetto in cui farci un caffe' un dolce e un panino. Del resto era ben segnalato che c'era e che era aperto.
La strada scende forte per Morano, passando per campotenese, bellissimo.
A morano calabro (paese carino) la tipa del supermarket ci prende in simpatia perche' gli ricordiamo il figlio, e ci regala tante cose e rimane aperta per noi. Per un giorno sfioriamo il concerto della Rettore, che sarebbe stato in piazza... giorgio almirante. eh.
andiamo a dormire fuori dal paese, ma ci sono i fuochi d'artificio per la festa, e gran viavai.
da Morano
Ci svegliamo prestissimo, alle 6.40 siamo gia' in sella... ma c'e' una ruota bucata. Il cambio della camera d'aria ci porta via parecchio tempo ed energie mentali, fortuna che avevamo dei succhi, si riparte che sono le 7.30.
Andiamo a Saracena, dove incontriamo al bar il nostro piu' grande fan, un pirata saraceno che finira' poi in una costellazione appoggiata al grande carro.
Da li' per Altomonte, dove ci sbraghiamo sulla panchina della piazza, laviamo i panni e stendiamo. Fa un caldo pazzesco, in giro c'e' solo lo scemo del villaggio che cerca di parlare con noi. Fino alle 18 sara' impossibile ripartire. Andiamo in farmacia a comprare altra crema solare, e compriamo anche del cibo dal fruttarolo vicino alla piazza. l'antico bar dello sport e' in realta' un posto unz unz che fa il caffe' freddo in blocchi semighiacciati (perche' non ci mette lo zucchero). Ci facciamo un giro, il paese e' bello ma e' caldissimo.
Partiamo in discesa, passiamo vicino al lago comunale, andiamo avanti pero' fino a raggiungere lo sbarramento dell'Esaro. E' una zona coltivatissima, ma a piccoli appezzamenti.
dal lago Esaro
quando ripartiamo una ruota di Bo e' sgonfia... ma non bucata! sollevati andiamo avanti, attraversiamo la diga, e' caldissimo. Raggiungiamo dei paesi piuttosto spersi. Al primo bar non mi ricordo, al secondo un nostro fan ci offre la colazione, ci fa domande sulle distanze, mentre il suo amico e' interessato al tema campeggio libero, che lui vorrebbe fare col gippino.
Si riparte con un caldo incredibile per andare verso Bisignano. A bisignano cerchiamo posti freschi: alcuni ci indirizzano verso l'anfiteatro comunale, altri verso il santuario. Nonostante i dislivelli, li proviamo entrambi. Il santuario e' un posto svolta, ventosissimo, con una fontana, nessuno intorno, alberi, WC a disposizione, possiamo farci la doccia e ripartire riposati. Ripartiamo dopo parecchio tempo alla volta di Acri.
Ad Acri prendiamo un calzone e un tipo ci spinge il suo bnb dicendo che fare campeggio libero si puo' certo, basta scegliere tra dormire appoggiati ai cassonetti, o per terra, oppure affrontare i cani randagi, che qui sono un problema. Prendiamo via della Sila, e in effetti becchiamo vari cani randagi. Torniamo giu' con la coda tra le gambe, in pizzeria chiediamo un aiuto, alla fine l'unica e' pagare 30euro a testa per andare all'hotel Supersonic. Ad acri non sono stupiti del fatto che siamo in bici.
da Acri
dalla croce di megara (giganti della sila)
andiamo a taverna. il paese e' carino. il macellaio sostiene che dovremmo comprare le salsicce piccanti, non quelle dolci. la strada dopo taverna e' piacevole, ma i punti campeggiabili non sono molti. in particolare, la chiesa di termine, oltre ad essere parecchio lontana, non è campeggiabile.
dalla tana del cane
tecnicaglia
- se avessimo un telo in piu', anche piccolo, potremmo montare la tenda sul presto (nei casi in cui ha senso farlo, almeno) e usare quello piccolo come poggiaculo. Quando dobbiamo nasconderci di piu', potremmo usarlo per coprire la tenda e renderla un po' meno in vista.
- in calabria fa freddo! altro che! ok va bene abbiamo avuto anche delle tappe piu' calde, ma comunque di notte fa freddino. col sacco a pelo indicato per 15°C di comfort (decathlon) si sente freddo
- il concentrato di pomodoro e' una buona svolta: e' come avere la passata, allungandolo. ovviamente serve l'acqua, che pero' a volte si puo' trovare in loco. sarebbe il top trovarne delle confezioni piccoline proprio. il tubetto classico sono cirac 150g, magari uno da 70... insomma e' comodo quando serve una base acquosa per non fare attaccare le cose
il barattolo della spiritiera chiude bene, l'alcol non va via, ottimo
- si, le camere d'aria fanno comodo. ancora meglio se sono compatibili con tutte le ruote.
- non abbiamo mai usato l'amaca